Matrixesiste
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Matrix è reale  Empty Matrix è reale

Dom Gen 29, 2023 7:01 pm
“Matrix non è solo un film, ma potrebbe essere la nostra gabbia globale”
Dalla fisica teorica fino a Facebook, una corrente di pensiero estrema: la realtà è una gigantesca illusione e siamo tutti immersi in un simulverso


Anche un’equazione può dare brividi. È successo qualche tempo fa al fisico teorico James Gates, quando ha notato un codice capace di autocorrezione in una serie di equazioni che descrivono la supersimmetria. Come nel software di un computer. Però la teoria delle superstringhe accordate in perfetta simmetria tenta di spiegare – per dirlo con una metafora – la trama e l’ordito dell’Universo. Ben oltre la nuvola dei server che regge il nostro mondo digitale. Il fisico americano ha alzato la testa dai suoi calcoli e si è chiesto: «Davvero viviamo in Matrix?».

Gates, che dirige il prestigioso Theoretical Physics Center dell’americana Brown University ed è stato consigliere dell’ex presidente Barack Obama per le materie scientifiche e la tecnologia, ha ricevuto più attenzione per questa equazione che per tutti i suoi studi sulla supergravità e la supersimmetria. Del resto, non aveva mai dato peso all’ipotesi della simulazione, lanciata nel 2003 dal professore di filosofia di Oxford, Nick Bostrom, e che oggi rimbalza dalle tavole rotonde della Sylicon Valley ai social, dalle riviste scientifiche alle pagine d’importanti quotidiani come il «New York Times». Ora ammette la possibilità. Bostrom aveva posto un trilemma sul futuro progresso tecnologico dell’umanità, relativo alla nostra capacità di produrre universi virtuali popolati da esseri coscienti, indistinguibili dalla realtà corrente: nella prima ipotesi, l’umanità si sarebbe estinta prima di essere in grado di creare tale realtà alternativa; nella seconda gli scienziati avrebbero rinunciato a farlo per preoccupazioni morali; nella terza, la tecnologia umana produce mondi virtuali complessi quanto il nostro cosmo. Quest’ultima ipotesi include l’alta probabilità che noi stessi viviamo in una simulazione creata da qualcun altro.

Di recente, il trilemma, nei commenti di studiosi e ricercatori, è stato modificato in un dilemma, con le due prime ipotesi riunite in una sola. Soprattutto, nel dibattito, sono aumentate le probabilità che il nostro sia davvero un universo simulato. Nel 2020 la rivista «Scientific American» dava realtà e simulazione alla pari; in un recente articolo sulla stessa rivista il ricercatore Fouad Khan ha argomentato che la nostra vita in un mondo simulato è (quasi) una certezza. E la discussione è uscita dall’ambito accademico per entrare nell’agone della «pop science». Mescolata allo spettacolo, all’industria digitale e al lifestyle. Complici l’uscita di «Matrix Resurrections», quarto capitolo della saga delle Wachowski – quest’ultimo firmato solo da Lana e accolto da critiche contrastanti -, la pubblicazione del libro «Reality +: Virtual Words and the Problems of Philosophy» del filosofo David Chalmers e la promessa ancora poco affidabile di Mark Zuckerberg di espandere l’esperienza umana nel suo privato metaverse, dalle garanzie dubbie e dalla tecnologia incerta. Insomma, nella pratica siamo lontani dal simulverse dell’ipotesi di Bostrom. Ci arriveremo?

https://www.lastampa.it/tuttoscienze/2022/02/16/news/matrix_non_e_solo_un_film_ma_potrebbe_essere_la_nostra_gabbia_globale_-2855799/
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